venerdì 31 ottobre 2008

Mascarin: No ai neofascisti nel movimento studentesco

NO AI NEOFASCISTI NEL MOVIMENTO STUDENTESCO
Da giorni ormai in tutta Italia le organizzazioni di estrema destra tentano di infiltrarsi nei cortei e nelle manifestazioni studentesche contro la "riforma Gelmini" e le politiche scolastiche del Governo di centrodestra.
Oggi a Roma i neofascisti, non riuscendo a prendere la testa della manifestazione studentesca, hanno attaccato gli studenti di sinistra. Un giorno prima dello sciopero nazionale del mondo della scuola l'estrema destra tenta di delegittimare e danneggiare il movimento studentesco, che in queste settimane si è giustamente guadagnato le simpatie di una larga fetta dell'opinione pubblica italiana
La risposta forte e pacifica che a partire da oggi deve attraversare la protesta studentesca deve essere una sola: no alle provocazioni neofasciste, no ai neofascisti nel movimento studentesco.
Samuele Mascarin
Sinistra Democratica nazionale




mercoledì 29 ottobre 2008

Si parta subito con la raccolta firme e con un comitato per il Referendum contro la Legge Gelmini

Quando, con protervia ed arroganza, un governo non ascolta chi - genitori, docenti, studenti insieme - esprime la propria contrarietà verso un provvedimento che distrugge di fatto la scuola primaria, quando un governo addirittura non rispetta neanche l’opposizione parlamentare e va avanti con i propri disegni restauratori in un settore strategico per l’Italia come quello della conoscenza, è il momento allora di far esprimere democraticamente i cittadini italiani.
Si parta subito con la costituzione di un comitato referendario e con la raccolta delle firme per promuovere un referendum che spazzi via le vergogne legislative della Gelmini.
Sinistra Democratica è pronta a fare la propria parte, insieme a tutti coloro che in queste ore stanno lanciando questa proposta.
Per lo meno adesso è chiaro che scuola vuole il centrodestra: sappiamo che dovremo fare i conti con un’idea ottocentesca del sapere, una vera e propria foto in bianco e nero.
Un bella scuola elementare, ad esempio, come ai miei tempi: maestro unico, 45 picciriddi nella stessa classe e a mezzogiorno tutti a casa.
Con un’università regredita ed avvilita, in cui la ricerca rimarrà un privilegio di pochi. A meno che si scelga la via di una sana, civile, virile, algida educazione privata.
In questo senso va riconosciuto a Berlusconi e alla sua maggioranza l’onestà di non improvvisare: il governo si muove con un’intenzione limpida, manifesta. Quella di sovvertire il diritto ad una scuola pubblica, un luogo per chi non può e per chi non sa.
Ma la destra sbaglia su un punto: non staremo a guardare, se pensa che la mobilitazione di queste settimane ora si placherà, sbaglia di grosso.
Ne avrà un esempio chiaro e nitido domani con lo sciopero di Cgil, Cisl, Uil e con le civili manifestazioni di popolo che proseguiranno.


Claudio Fava

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mercoledì 22 ottobre 2008

Berlusconi vada a giocare a soldatini con i suoi nipotini…


Invece di cacciare gli amici dei camorristi dal suo governo, Berlusconi ha aperto la caccia contro gli studenti italiani, colpevoli di non apprezzare gli atti della Gelmini e i tagli forsennati imposti dal suo governo alla ricerca e all'università.Lo afferma l’on. Claudio Fava, Segretario Nazionale di Sinistra Democratica.Facciamo appello - prosegue il leader SD - al senso di responsabilità dei Rettori per evitare che venga compromessa, in nome di un'idea squadrista della politica, l'inviolabilità delle università italiane.Al premer - conclude l’on. Fava - consigliamo, affettuosamente, di andare a sfogare le proprie smanie in qualcuna delle sue ville, giocando con i soldatini insieme ai suoi nipotini.
Claudio Fava
Berlusconi non controlla le sue pulsioni autoritarie

C’è voluto un attimo a Silvio Berlusconi per passare dalla Gelmini a Maroni, dal ministro della scuola e dell’università a quello dell’Interno.Capisco che gli è difficile controllare le sue pulsioni autoritarie, che non ha mai compreso la differenza tra l’Italia e le sue aziende. Ma il capo del governo deve sapere che, se affida un legittimo conflitto politico, sociale e culturale, (su una questione cruciale per il destino di un Paese come quella della conoscenza) alla polizia, trasformandolo immediatamente in un puro affare di ordine pubblico, è assai probabile che si renda responsabile della trasformazione degli attuali fuochi in un generale e incontrollabile incendio.Mi rivolgo ai Rettori, con cui da ministro ho avuto ora motivi di consenso ora motivi di dissenso: si appellino immediatamente allo Statuto di autonomia degli atenei e al principio di libertà che appartiene alla loro natura. Respingano la militarizzazione del conflitto che viene dal governo.I giovani hanno capito bene il disastro che gli aspetta, per il decreto Gelmini combinato con i provvedimenti di Tremonti e Brunetta.Devono trovare ora accanto al loro movimento - che deve mantenere calma, forza e compostezza - tutti gli adulti che sanno cosa vuol dire per il futuro della nostra Nazione scuola, università e ricerca scientifica.
Fabio Mussi

mercoledì 15 ottobre 2008

COMUNICATO STAMPA




Il coordinamento provinciale di Sinistra Democratica ha organizzato una serata d’informazione e discussione pubblica per venerdì 17 ottobre dalle 20.45 presso la saletta conferenze dell’ex convento di San Francesco a Pordenone.
Il titolo della serata è: “I danni del governo regionale e del governo nazionale: quale opposizione nel progetto di una nuova sinistra”.Dalle leggi abrogate ideologicamente, causando vuoti legislativi, alle nuove norme, si discuterà della situazione politica locale e nazionale.
Con questa iniziativa, promossa all'indomani della manifestazione nazionale della sinistra dell’11 ottobre, Sinistra Democratica rilancia anche a livello locale la necessaria opposizione contro le politiche del centro-destra al governo della Regione, e intraprende un percorso ampio e partecipato per la costituente di un nuovo soggetto della sinistra unitaria e per la ricostruzione di un nuovo centrosinistra.
Partecipano il consigliere regionale della Sinistra Democratica nel gruppo de La Sinistra L’Arcobaleno Stefano Pustetto e il responsabile degli enti locali di Sinistra Democratica nazionale Stefano Mezzetti.
Introduce e modera Michele Ciol del coordinamento provinciale di Sinistra Democratica.
Durante la serata sarà possibile firmare per il referendum contro il cosiddetto Lodo Alfano, che introduce l’immunità per le più alte cariche dello Stato. Anche a livello locale Sinistra Democratica condivide e partecipa a questa mobilitazione.
Per informazioni su Sinistra Democratica si può scrivere a
sdpordenone@yahoo.it oppure visitare il blog sdpordenone.blogspot.com.

martedì 14 ottobre 2008

Il 19 settembre 2007 la Camera dei Deputati approva la Relazione sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici. Al momento del voto si astiene l’opposizione di centro-destra.

Il testo recepisce l’indicazione della Commissione Europea relativa al pacchetto clima energia che prevede un aumento del 20% dell’efficienza energetica, una riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica e un ricorso del 20% per le energie rinnovabili.
Questi impegni ribaditi dall’Unione Europea vanno conseguiti entro il 2020.

Oggi Berlusconi e Confindustria vogliono riportare l’Italia a essere fanalino di coda in Europa per le politiche ambientali e energetiche. Assegnano al nostro Paese un ruolo secondario e in controtendenza a livello internazionale nel pieno del negoziato climatico per il dopo Kyoto.
Noi ci opponiamo!

La grave crisi finanziaria non può essere l’alibi per sfuggire a politiche virtuose e continuare con scelte energetiche pericolose per il clima che rimandano nel tempo, senza affrontarla, la questione dei mutamenti climatici.

CON L’EUROPA

PER IL CLIMA E LE FONTI RINNOVABILI
PER IL RISPARMIO ENERGETICO
PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI CLIMALTERNATI

CONTRO GOVERNO E CONFINDUSTRIA CHE PROPONGONO

NUCLEARE
CARBONE


Giovanni Bellini, Angelo Bonelli, Valerio Calzolaio, Paolo Cento,Loredana De Petris, Grazia Francescato, Monica Frassoni, Umberto Guidoni, Mirko Lombardi, Simonetta Lombardo, Anna Luise, Walter Mancini, Roberto Musacchio, Maurizio Musolino, Pasqualina Napoletano, Manuela Palermi, Camillo Piazza, Jean Claude Saroufim, Massimo Serafini, Tommaso Sodano

lunedì 13 ottobre 2008

LA SINISTRA C'E': QUI ED ORA!

Qui e ora sono parole impegnative ma necessarie. Dentro queste parole c'è un'urgenza che il paese ci presenta come un debito scaduto. L'urgenza di tornare a fare sinistra, a ricostruirne i segni e i luoghi, a ritrovarne la lingua perduta. A patto che la lingua della sinistra non sia più liturgia, esercizio di accademia, celebrazione dei santi e dei profeti. Dev'essere un alfabeto che sappia parlare al paese, che riesca a farsi capire e a farsi ascoltare.Servono parole nuove. E un nuovo sguardo sulle cose che scuotono l'Italia, che ne corrodono le radici di civiltà, che umiliano i diritti e i doveri, che scatenano le guerre dei penultimi contro gli ultimi. Serve una nuova sinistra che non sia solo un'idea nobile e astratta ma uno strumento concreto della politica, una Sinistra Italiana che raccolga storie collettive e passioni civili, che si ponga il problema di riscrivere il racconto di questo tempo senza accomodamenti. Serve, se ci è permesso dirlo fuori da ogni diplomazia, un partito della Sinistra che ci restituisca un'idea e un senso della società, che non si accontenti di mediare ma che scelga di trasformare.Serve anzitutto il coraggio dei nostri pensieri, quelli che ci siamo scambiati a bassa voce in questi mesi, dopo aver capito che nel voto di aprile non c'era un epilogo ma il principio di qualcosa. I pensieri di chi non crede in una sinistra ridotta a un museo, che non si rassegna al corso dei tempi e al suo senso comune. Serve il coraggio di tutti per non fabbricare una sinistra di pochi.Serve adesso, compagni: a partire da oggi, a partire da qui.
Claudio Fava
coordinatore nazionale Sinistra Democratica

venerdì 10 ottobre 2008

11 OTTOBRE

PER LA SINISTRA. Un grande striscione, un messaggio politico chiaro. Le donne e gli uomini di Sinistra Democratica che giungeranno a Roma da tutt’Italia si danno appuntamento sabato prossimo a Roma alle ore 13 a Piazza Esedra (piazza della Repubblica), nei pressi del McDonald (angolo piazza della Repubblica/via delle Terme di Diocleziano – vedi mappa). Lì sarà possibile, per chi non le avrà portate, ritirare le bandiere di Sinistra Democratica. Un altro striscione con la scritta IL RAZZISMO E’ UN VELENO. LIBERIAMOCENE marcherà la nostra presenza. L’appuntamento è troppo importante, passiamo parola.

giovedì 9 ottobre 2008

ANCHE IN PROVINCIA DI PORDENONE

Un referendum per la legalità e la giustizia


Dal congresso di Chianciano del giugno scorso, Sinistra Democratica si è pronunciata a favore di una referendum abrogativo del “lodo Alfano”. Forte di questo mandato abbiamo partecipato ieri, martedì 7 ottobre, insieme ad altri esponenti politici, alla conferenza stampa che ha lanciato la campagna di raccolta della firme per la promozione del referendum. Alla conferenza stampa hanno partecipato esponenti di forze politiche tra loro diverse, che si sono presentate in modo diverso alle elezioni dell’aprile scorso e che probabilmente saranno collocate, seppure nell’ambito del centro sinistra, in modo diverso nelle consultazioni elettorali che verranno. Questo fatto non segnala un problema ma una opportunità: la battaglia contro il “lodo Alfano” non è di parte ma può essere condivisa e sostenuta da moltissimi cittadini a prescindere dall’orientamento politico.
Noi partecipiamo a questa iniziativa con i valori propri di una forza di sinistra. Una sinistra degna di questo nome non può non sentire come propria una mobilitazione a sostegno del principio di uguaglianza e contro ogni forma di privilegio e il “lodo Alfano” contraddice il principio di uguaglianza e determina un inaccettabile privilegio. Se è vero, come molti seppur tardivamente stanno riconoscendo, che in Italia c’è un rischio di autoritarismo e di dittatura della maggioranza, allora non ci si può preoccupare preventivamente della certezza del raggiungimento del quorum per un referendum di questo tipo. Se è a rischio la pratica democratica nel nostro paese, non si possono ingaggiare soltanto le battaglie che si è sicuri di vincere e in ogni caso noi siamo certi che la maggioranza degli italiani condividerà le ragioni del referendumPer iniziativa di alcuni tribunali la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del “lodo Alfano”. Come sempre attendiamo il giudizio della Consulta con fiducia e rispetto, qualunque esso sia. Noi rimaniamo convinti che questa iniziativa legislativa della destra vada contrastata non soltanto perché si tratta di una norma ordinaria che confligge con l’art. 3 della Costituzione, ma perché il suo contenuto è profondamente immorale. In un paese civile i cittadini si aspettano che chi è chiamato a ricoprire le più alte cariche dello Stato, sia persona di indiscutibile onestà e correttezza. Con il “lodo Alfano” si manda invece il messaggio esattamente opposto: anche un delinquente può diventare Presidente della Repubblica, o del Consiglio, o delle Camere, importante è che non possa essere processato durante l’espletamento del suo mandato. Invece che della garanzia dell’onestà si determina la garanzia dell’impunità.
Ci chiediamo dove siano finiti coloro che, finché era in carica il governo Prodi, denunciavano le malefatte della “casta” e che oggi sembrano aver riposto la loro ascia di guerra. Il “lodo Alfano” promuove una casta di intoccabili in spregio al principio secondo il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.Queste sono le ragioni, che ribadiamo, del nostro sostegno al referendum e per le quali Sinistra Democratica si impegnerà da subito a raccogliere migliaia di firme. Agiremo all’interno di un comitato nel quale saranno rappresentate tutte le forze e le personalità che condividono questo obiettivo. Comitati di questo tipo, che non prefigurano ovviamente nessuno schieramento politico generale vanno costruiti ora in tutto il territorio nazionale perché si dia il massimo di forza all’avvio di questa mobilitazione straordinaria per la legalità e per la giustizia.
Carlo Leoni
del Coordinamento nazionale di Sd

mercoledì 8 ottobre 2008

martedì 7 ottobre 2008

Pordenone, 5 ottobre
COMUNICATO STAMPA
Sinistra Democratica a Roma
Ci saranno anche i rappresentanti di Sinistra Democratica pordenonese alla manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 11 ottobre, promossa da diversi intellettuali per denunciare la deriva in cui versa l'Italia(chi volesse aggiungersi può prendere contatto con il coordinamento di SD al n. 340 3928072)
La decisione è stata presa nel corso nella riunione del movimento politico tenutasi venerdì.
L'assise ha anche dato mandato al coordinamento provinciale di avviare un confronto con tutte le forze politiche di centrosinistra in vista delle prossime elezioni provinciali con l'obiettivo di verificare ipotesi di condivisioni programmatiche, respingendo l'idea di una presunta “autosufficienza” del Partito Democratico.
Sinistra Democratica ha inoltre deciso di collaborare attivamente alla raccolta firme contro il c.d. “Lodo Alfano” che esclude da ogni tipo di processo le 4 più alte cariche dello stato.
Segue appello 11 ottobre (vedi anche sito: www.11ottobreinpiazza.org)
Le politiche aggressive del Governo di centrodestra, sostenute in primo luogo da Confindustria, disegnano il quadro di un’Italia ripiegata su se stessa e che guarda con paura al futuro, un Paese dove pochi comandano, in cui il lavoro viene continuamente umiliato e mortificato, nel quale l’emergenza è evocata costantemente per giustificare la restaurazione di una società classista razzista e sessista. Che vede nei poveri, nei marginali enei differenti, i suoi principali nemici. Che nega, specie nei migranti, il riconoscimento di diritti di cittadinanza con leggi come la Bossi Fini che non solo generano clandestinità e lavoro nero, ma calpestano fondamentali valori di umanità.
Questa è la risposta delle destre alla crisi profonda, di cui quella finanziaria è solo un aspetto, che attraversa il processo di globalizzazione e le teorie liberiste che l’hanno sostenuto. Una risposta che, naturalmente,ignora il fatto che solo un deciso mutamento del modello economico oggi operante può risolvere problemi drammatici, dei quali il più grave è la crisi ecologica planetaria. Spetta alla sinistra contrapporre un’altra ideadi società e un coerente programma in difesa della democrazia e delle condizioni di vita delle persone. E’ una risposta che non può tardare ed è l’unico modo per superare le conseguenze della sconfitta elettorale epolitica.?Ci proponiamo perciò di contribuire alla costruzione di un’opposizione che sappia parlare al Paese a partire dai seguenti obiettivi :
1.. riprendere un’azione per la pace e il disarmo di fronte a tutti i rischi di guerra, oggi particolarmente acuti nello scacchiere del Caucaso. La scommessa è ridare prospettiva a un ruolo dell’Europa quale principaleprotagonista di una politica che metta la parola fine all’unilateralismo dell’amministrazione Bush, al suo programma di scudo spaziale e di estensione delle basi militari nel mondo, all’occupazione in Iraq eAfghanistan (dove la presenza di truppe italiane non ha ormai alcuna giustificazione), ma anche alla sindrome da grande potenza che sta impossessandosi della Russia di Putin;2.. imporre su larga scala un’azione di difesa di retribuzioni e pensioni falcidiate dal caro vita, il quale causa un malessere che la destra tenta di trasformare in egoismo sociale, guerra tra poveri, in un protezionismoeconomico del tutto insensibile al permanere di gravi squilibri tra il Nord e il Sud del mondo. Di fronte alla piaga degli “omicidi bianchi” è necessario intensificare i controlli e imporre l’applicazione delle sanzionialle imprese. Si tratta inoltre di valorizzare tutte le forme di lavoro:
lottando contro precariato e lavoro nero, anche attraverso la determinazione di un nuovo quadro legislativo; sostenendo il reddito dei disoccupati e dei giovani inoccupati; ottenendo il riconoscimento di forme di lavoro informale e di economia solidale;3.. respingere l’attacco alla scuola pubblica, all’Università alla ricerca e alla cultura, al servizio sanitario nazionale, ai diritti dei lavoratori e alla contrattazione collettiva. E’ una vera e propria demolizione attuata attraverso un’azione di tagli indiscriminati e di licenziamenti,l’introduzione di processi di privatizzazione, e un’offensiva ideologica improntata a un ritorno al passato di chiaro stampo reazionario (maestro unico, ecc.). L’obiettivo della destra al governo è colpire al cuore leistituzioni del welfare che garantiscono l’esercizio dei diritti di cittadinanza. L’affondo è costituito da un’ipotesi di federalismo fiscale deprivato di ogni principio di mutua solidarietà;4.. rispondere con forza all’attacco contro le politiche volte a contrastare la violenza degli uomini contro le donne, riconoscendo il valore politico della lotta a tutte le forme di dominio patriarcale, dell’autodeterminazione delle donne e della libertà femminile nello spaziopubblico e nelle scelte personali;
5..sostenere il valore della laicità dello stato e riconoscere piena cittadinanza alle richieste dei movimenti Gay Lesbici Trans Queer per la pari dignità e l’uguaglianza dei diritti, e a quelle relative alla scelta del proprio destino biologico;
6.. sostenere le vertenze territoriali (No Tav, No Dal Molin, ecc.) che intendono intervenire democraticamente su temi di grande valore per le comunità, a partire dalle decisioni collettive sui temi ambientali, sulla salute e sui beni comuni., prima fra tutti l’acqua. Quella che si sta affermando con la destra al governo è un’idea di comunità corporativa, egoista, rozza e cattiva, un’idea di società che rischia di trasformare le nostre città e le loro periferie nei luoghi dell’esclusione. Bisogna far crescere una capacità di cambiamento radicale delle politiche riguardanti la gestione dei rifiuti e il sistema energetico. Con al centro la massima efficienza nell’uso delle risorse e l’uso delle fonti rinnovabili. Superando la logica dei megaimpianti distruttivi dei territori, del clima e delle risorse in via di esaurimento. E’ fondamentale sostenere una forte ripresa del movimento antinuclearista che respinga la velleitaria politica del governo in campo energetico.
7.. contrastare tutte le tentazioni autoritarie volte a negare o limitare fondamentali libertà democratiche e civili, a partire dalle scelte del governo dai temi della giustizia, della comunicazione e della libertà di stampa. O in tema di legge elettorale mettendo in questione diritti costituzionali di associazione e di rappresentanza. Si tratta anche di affermare una cultura della legalità contro le tendenze a garantire l’immunità dei forti con leggi ad personam e a criminalizzare i deboli.Per queste ragioni e con questi obiettivi vogliamo costruire insieme un percorso che dia voce ad un’opposizione efficace, che superi la delusione provocata in tanti dal fallimento del Governo Prodi e dalla contemporanea sconfitta della sinistra, e raccolga risorse e proposte per questo paese inaffanno. L’attuale minoranza parlamentare non è certo in grado di svolgere questo compito, e comunque non da sola, animata com’è da pulsioni consociative sul piano delle riforme istituzionali, e su alcuni aspetti delle politiche economiche e sociali (come tanti imbarazzati silenzi dimostrano, dal caso Alitalia all’attacco a cui è sottoposta la scuola, dalla militarizzazione della gestione dei rifiuti campani alle ordinanze di tante amministrazioni locali lesive degli stessi principi costituzionali).Bisogna invece sapere cogliere il carattere sistematico dell’offensiva condotta dalle destre, sia sul terreno democratico, che su quelli civile e sociale, per potere generare un’opposizione politica e sociale che abbia l’ambizione di sconfiggere il Governo Berlusconi. Quindi, proponiamo una mobilitazione a sinistra, per “fare insieme”, al fine di suscitare un fronte largo di opposizione che, pur in presenza di diverse prospettive di movimenti partiti, associazioni, comitati e singoli, sappia contribuire a contrastare in modo efficace le politiche di questo governo.Al tal fine proponiamo la convocazione per il 11 ottobre di un’iniziativa di massa, pubblica e unitaria, rivolgendoci a tutte le forze politiche, sociali e culturali della sinistra e chiedendo a ognuna di esse di concorrere a un’iniziativa che non sia di una parte sola. Il nostro intento è contribuire all’avvio di una nuova stagione politica segnata da mobilitazioni, anche territorialmente articolate, sulle singole questioni e sui temi specifici sollevati.
Prime adesioni
Vanna Picciolini, Bianca Pomeranzi, Maurizio Acerbo, Andrea Agostini, Mario Agostinelli, Vittorio Agnoletto, Andrea Alzetta, Fabio Amato, Bianca Dacomo Annoni, Ciro Argentino, Giorgio Arlorio, Giuseppe Albanese, Stefano G. Azzarà , Andrea Bagni, Rossana Ballino, Paola Baraffi, Imma Barbarossa, Gianni Belloni, Alessandro Biasoli , Bianca Mara, Carlo Baldini, Maria Luisa Boccia, Gabriele Bollini, Elio Bonfanti , Carlo Borriello , Mara Bianca, Benedetta Buccellato, Alberto Burgio, Sergio Bellucci, Gabriele Bollini, Bonadonna Salvatore, Nerina Benuzzi, Maddalena Berrino, Fausto Bertinotti, Stefano Bianchi, Marina Bosco, Giacinto Botti, Augustin Breda, Antonio Bruno, Gloria Buffo, Oriella Busetto, Bianca Bracci Torsi, Paolo Cacciari, Daniele Calli, Maria Campese, Giovanna Capelli, Mauro Cannoni, Antonio Castronovi, Francesca Cavarocchi, Maria Grazia Campus, Sergio Caserta, Wilma Casavecchia, Cesare Chiazza, Elena Canali, Giuseppe Chiarante, Luciana Castellina, Guido Cappelloni, Bruno Ceccarelli, Paolo Cento, Stefano Ciccone ,Aurelio Crippa, Mario Cena, Luigi Cerini, Gianpiero Ciambotti, Paolo Ciofi, Anna Cotone, Eros Cruccolini, Claudio Cugusi, Rosa Maria Cutrufelli, Sandro Curzi, Flavio Cogo, Luisella De Filippi, Elettra Deiana, Nunzio D’Erme, Dante De Angelis, Loredana De Checchi, Loredana De Petris, Paolo De Nardis , Piero Di Siena, Antonella Del Conte, Walter De Cesaris, Elena Del Grosso, Jose Luis Del Roio, Gemma De Rosa, Valeria Di Blasio, Pippo Di Marca , Mauro Di Marco, Dalma Domeneghini, Ferruccio Danini, Eugenio Donise, Erminia Emprin, Roberta Fantozzi , Pietro Folena, Riccardo Ferraro , Ciccio Ferrara, Eleonora Forenza, Loredana Fraleone, Mercedes Frias , Francesco Francescaglia, Davide Franceschini, Francesca Foti , Matteo Gaddi , Stefano Galieni, Don Gallo, Clara Gallini , Rocco Giacomino, Matteo Gerardo, Alfonso Gianni, Dino Greco, Fosco Giannini, Paul Ginsborg, Franco Giordano, Sergio Giovagnoli, Claudio Grassi, Cristina Grandi, Heidi Giuliani, Chiara Giunti, Alfiero Grandi, Giuseppe Gonnella, Celeste Grossi, Rita Guglielmetti, Paolo Halacia, Margherita Hack, Giuseppe Joannas, Igor Kocijancic, Pietro Ingrao, Donata Ingrilli , Beniamino Lami , Antonio Lareno, Rita Lavaggi, Gigi Livio, Salvatore Lihygm, Mirko Lombardi, Roberto Latella, Umberto Lauren, Piero Leonesio, Carlo Leoni, Orazio Licandro, Lia Losa, Salvatore Lihard, Dora Maffezzoli, Ramon Mantovani, Laura Marchetti, Gerardo Marletto, Graziella Mascia, Gianfranco Mascia, Roberto Mastroianni, Corrado Mauceri, Filippo Miraglia, Sergio Mirimao, Citto Maselli, Giorgio Mele, Paolo Menichetti, Lidia Menapace, Gennaro Migliore , Gianni Minà, Siliano Mollitti, Mario Monicelli, Valerio Monteventi, Giorgio Molin, Emilio Molinari, Andrea Morniroli, Andrea Montagni , Sandro Morelli, Roberto Musacchio , Gianni Naggi, Amalia Navoni , Fabrizio Nizi , Simone Oggionni, Andrea Occhipinti, Franco Ottaviano , Manuela Palermi , Mario Palermo , Gianni Palumbo, Simona Panzino, Luigi Pegolo, Elisabetta Piccolotti , Silvana Pisa, Francesco Piobbichi, Marina Pivetta, Giuseppe Prestipino, Giovanni Prezioso, Ciro Pesacane, Renata Puleo , Carla Ravaioli, Luigi Regolo, Fausto Razzi , Simona Ricotti, Tiziano Rinaldini , Giorgio Riolo , Anna Maria Riviello, Mino Ronzitti, Rossano Rossi, Giovanni Russo Spena , Francesco Saccomano, Mario Sai , Don Roberto Sardelli, Antonia Sani, Pino Sgobio , Ersilia Salvato, Pasquale Scimeca , Arturo Scotto , Luigi Servo, Anita Sonego, Claudia Sacconi, Raffaele Salinari, Consiglia Salvino, Davide Scagliante, Paola Scarnati, Aldo Semeraro, Patrizia Sentinelli,Antonio Sgrò, Graziella Silipo, Massimiliano Smeriglio, Niko Somma, Gabriella Stramaccioni, Maria Luisa Severi, Bruno Steri, Gigi Sullo, Luigi Tamburino , Federico Tommasello, Patrizio Tonon, Massimo Torelli, Stefano Tassinari, Aldo Tortorella , Sergio Tosini, Luca Trevisan, Mauro Valiani, Mauro Vannoni , Fulvio Vassallo Paleologo, Benedetto Vertecchi, Nichi Vendola, Jacopo Venier, Pasquale Voza, Sergio Zampini, Renato Zanoli, Maurizio Zipponi, Angelo Zola, Katia Zanotti



giovedì 2 ottobre 2008